- Manifesto per il Ius ad Vitam dignam
- Diritto ad una Vita dignitosa, non Carità di Stato
- Noi non chiediamo l’aumento delle pensioni.
Non imploriamo stipendi più alti.
Chiediamo che ciò che guadagniamo basti per vivere.
Perché il ius ad vitam — il diritto alla vita —
non è uno slogan, ma una condizione concreta:
mangiare, curarsi, abitare, istruirsi, vivere con dignità. - Il problema è il costo della vita, non l’importo in busta.
- Oggi le pensioni e i salari sono numeri vuoti.
Servono solo a inseguire un mercato impazzito.
A ogni aumento, i prezzi salgono. A ogni promessa, un inganno.
Noi diciamo basta. - Vogliamo un cambiamento strutturale: il D.C.S.B.B.
- Decremento a Carico dello Stato sui Beni di Base.
Un meccanismo inverso all’IVA:
prezzi simbolici per i cittadini, il resto lo versa lo Stato. - Pane a 1 centesimo.
Latte, frutta, energia, trasporti, libri scolastici…
Un paniere vitale calmierato.
Non per favori, ma per diritto. - Questa è vera redistribuzione.
- Non assistenzialismo.
Non carità.
Giustizia sociale. - I nostri obiettivi:
- Riconoscere il ius ad vitam dignam come principio costituzionale.
- Introdurre il D.C.S.B.B. per tutti i beni essenziali.
- Riformare la spesa pubblica a vantaggio dei diritti primari.
- Restituire valore alla moneta popolare, non a quella speculativa.
- Noi siamo cittadini. Non mendicanti.
- Non vogliamo vivere per lavorare.
Vogliamo vivere, e basta.
Cos'è il D.C.S.B.B.?
Decremento a Carico dello Stato sui Beni di Base
È una proposta concreta per ridare potere d’acquisto reale a stipendi e pensioni, senza aumentare gli importi, ma abbattendo i costi dei beni essenziali.
Come funziona?
Lo Stato interviene sul prezzo finale dei beni fondamentali (pane, latte, frutta, energia, trasporti, libri...), coprendo una parte del costo.
Il cittadino paga solo una cifra simbolica, ad esempio:
Pane a 1 centesimo al chilo
Latte a 10 centesimi al litro
Il resto lo versa lo Stato alla filiera produttiva, per garantire sostenibilità ed equità.
Perché è importante?
Perché non serve aumentare i soldi in tasca se tutto costa troppo.
Perché il diritto alla vita (ius ad vitam) non può dipendere dal mercato.
Perché tutti devono poter mangiare, curarsi, abitare, studiare.
Chi paga?
Il sistema si finanzia con:
Tasse su grandi patrimoni e extraprofitti
Tagli a spese inutili (militari, privilegi, burocrazia)
Una riforma fiscale più giusta
Cosa chiediamo?
Che il ius ad vitam diventi un diritto garantito
Che il D.C.S.B.B. entri nell’agenda politica
Che i cittadini si uniscano per pretendere giustizia, non carità.
Fonti:
1. FONTI GIURIDICHE INTERNAZIONALI
a. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (ONU, 1948)
Articolo 3: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.”
Fonte: UN – Universal Declaration of Human Rights
b. Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ONU, 1966)
Articolo 6.1: “Il diritto alla vita è inerente alla persona umana. Questo diritto deve essere protetto dalla legge.”
Fonte: OHCHR – ICCPR
c. Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (2000)
Articolo 2: “Ogni persona ha diritto alla vita.”
Fonte: EUR-Lex – Charter of Fundamental Rights
2. FONTI COSTITUZIONALI
a. Costituzione Italiana (1948)
Art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo...”
Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge...”
Art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo...”
3. FONTI FILOSOFICHE ED ETICHE
a. Immanuel Kant – “Metafisica dei costumi”
Ogni essere umano ha un valore in sé (dignità) e non può essere trattato solo come mezzo.
b. Hannah Arendt – “Vita activa”
La vita non è solo sopravvivenza biologica, ma possibilità di partecipare alla società.
c. Amartya Sen – “Development as Freedom”
La povertà è negazione della libertà e del diritto alla vita in senso pieno.
4. FONTI TEOLOGICHE E STORICO-MORALI
a. Tommaso d’Aquino – Summa Theologiae
Il diritto alla vita è fondato sulla legge naturale e sul dovere della comunità di garantire il bene comune.
b. Papa Francesco – Laudato si’, Fratelli Tutti
La vita umana ha un valore inviolabile che deve essere protetto da ogni logica di profitto.
5. DIRITTO ROMANO E CONCETTO DI IUS
Nel diritto romano classico:
“Ius ad vitam” non era una formula codificata, ma il “ius naturale” (diritto naturale) comprendeva il diritto alla sopravvivenza e alla dignità.
Ulpiano, giurista romano, scriveva: “Ius est ars boni et aequi” — il diritto è l’arte del bene e dell’equo.