Noi difendiamo e diffondiamo un messaggio che riflette una visione delle origini e dei principi fondativi del Movimento 5 Stelle, incentrata sull'ideale di una "Democrazia Diretta" che consente ai cittadini di essere parte attiva e decisiva nelle decisioni politiche, senza dipendere da una leadership centralizzata o da dinamiche di carrierismo. La figura di Grillo, insieme a quella di Casaleggio padre, ha inizialmente incarnato questi valori, fornendo un "input" che ha stimolato la crescita di un movimento ampio e partecipato. Tuttavia, secondo la nostra riflessione, si è verificato un progressivo allontanamento da questi principi, riscontrabile nel mancato coinvolgimento dei cittadini nella discussione e nella costruzione delle idee; principi che sono stati oscurati o strumentalizzati per indebolire il progetto originario.
La "questione duale" tra Grillo e Conte è, da questa prospettiva, una dinamica orchestrata per dividere e creare tensioni, indebolendo il movimento dall'interno e allontanandolo dai valori di partecipazione e democrazia diretta che ne hanno rappresentato il cuore pulsante.
Riflettiamo sull'idea dei "consensi sospesi": persone che avevano abbracciato quei valori iniziali ma che oggi non si riconoscono più nel Movimento attuale, e che probabilmente attendono di ritrovare uno spazio in cui quei principi siano di nuovo valorizzati. Questa è una visione critica dell'evoluzione del M5S, percepita come una deviazione dalla sua essenza originaria, e al contempo un desiderio di riportare alla luce e promuovere quell'ideale di partecipazione politica autentica e dal basso, senza interferenze o distorsioni da parte di chi potrebbe vedere minacciati i propri interessi consolidati, i cosiddetti "caciucchi".
Questa lettura evidenzia un conflitto tra un Movimento idealistico e popolare e forze interne o esterne che potrebbero volerlo integrare nel “sistema” e/o preservare lo status quo, sfidando così i fondamenti su cui il Movimento è nato.