
1.5 Milano: come la vorresti governata?
Verso un nuovo modello di democrazia partecipativa
1.1 Introduzione
La domanda "Milano: come la vorresti governata?" potrebbe sembrare semplice, ma in realtà tocca un tema centrale nella gestione delle città moderne: il rapporto tra amministrazione e cittadinanza. Oggi, il modello di democrazia rappresentativa mostra segni di crisi, spesso percepito come distante dalle esigenze reali delle persone. È quindi possibile immaginare un governo cittadino più partecipativo? Noi di ACAiM crediamo di sì, e proponiamo un modello innovativo basato su referendum propositivi vincolanti.
1.2 La crisi della rappresentanza
Negli ultimi decenni, il sistema della rappresentanza ha mostrato limiti significativi:
Scarsa partecipazione politica: il calo dell’affluenza elettorale dimostra una crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni.
1.3 ll Calo dell’Affluenza Elettorale Come Segnale di Sfiducia
Negli ultimi decenni, il calo dell’affluenza elettorale è diventato un fenomeno sempre più evidente, sia a livello nazionale che locale. Milano non è esente da questa tendenza: alle elezioni amministrative e politiche, il numero di cittadini che si reca alle urne è in costante diminuzione. Questo dato non è solo una statistica, ma un chiaro segnale di una crisi più profonda: la crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni e della politica.
a) Le Cause della Scarsa Partecipazione Elettorale
Molti fattori contribuiscono al disinteresse crescente dei cittadini nei confronti delle urne:
b) Percezione di inefficacia del voto
Molti cittadini ritengono che il loro voto non abbia un impatto reale sulle decisioni politiche.
Si ha l’impressione che, indipendentemente dal risultato elettorale, le politiche rimangano spesso le stesse.
c) Distanza tra politica e cittadini
La politica viene percepita come un mondo chiuso, dominato da élite e da dinamiche di potere lontane dai problemi reali della popolazione.
La mancanza di ascolto e dialogo con i cittadini alimenta questa frattura.
d) Scandali e malaffare
La corruzione e gli scandali politici minano la fiducia nelle istituzioni e scoraggiano la partecipazione.
La sensazione che le istituzioni siano più attente agli interessi privati che al bene comune rafforza il distacco.
e) Carenza di strumenti di partecipazione diretta
I cittadini vorrebbero incidere più direttamente sulle decisioni, ma spesso non trovano strumenti adeguati per farlo.
Le assemblee pubbliche e le consultazioni sono limitate e non vincolanti, lasciando le decisioni nelle mani di pochi.
f) Crisi dei partiti e della rappresentanza
I partiti politici faticano a interpretare le esigenze della società e a rinnovarsi.
L’assenza di proposte chiare e concrete allontana soprattutto le nuove generazioni dalla politica.
i) Conseguenze della Bassa Partecipazione Elettorale
1.4 Il calo dell’affluenza ha effetti profondi sul funzionamento della democrazia:
l) Minore legittimità delle istituzioni – Se solo una parte della popolazione vota, le decisioni vengono prese da una minoranza, rendendo il governo meno rappresentativo.
m) Aumento del populismo e della polarizzazione – La disaffezione politica lascia spazio a movimenti che sfruttano il malcontento senza proporre soluzioni concrete.
n) Difficoltà nel promuovere politiche condivise – Senza un forte coinvolgimento popolare, le politiche pubbliche rischiano di essere percepite come imposte dall’alto, generando resistenza e conflitti sociali.
1.5 Possibili Soluzioni: Verso una Maggiore Partecipazione
Affrontare la crisi della partecipazione politica richiede un cambiamento strutturale che restituisca ai cittadini un ruolo attivo nelle decisioni. Tra le possibili soluzioni:
✅ Introduzione di strumenti di democrazia diretta
L’adozione di referendum propositivi vincolanti permetterebbe ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni politiche.
Questo strumento aumenterebbe la fiducia nelle istituzioni e la volontà di partecipare.
✅ Maggiore trasparenza e comunicazione
Le amministrazioni devono investire nella comunicazione istituzionale per spiegare in modo chiaro decisioni, progetti e strategie.
Un dialogo costante con la cittadinanza ridurrebbe la percezione di distanza.
✅ Educazione civica e sensibilizzazione
Occorre rafforzare l’educazione alla cittadinanza attiva, soprattutto tra i giovani, per creare una cultura della partecipazione.
Le scuole e le università potrebbero avere un ruolo centrale in questo processo.
✅ Semplificazione del processo di voto
L’adozione di strumenti digitali per il voto potrebbe incentivare una maggiore partecipazione, riducendo barriere logistiche e burocratiche.
✅ Incentivare forme di coinvolgimento continuo
Oltre alle elezioni, servono strumenti che permettano ai cittadini di partecipare attivamente alla vita politica con consultazioni periodiche e bilanci partecipativi.
1.6 Riconnettere Cittadini e Istituzioni
Il calo dell’affluenza elettorale non è solo un dato numerico, ma un sintomo di una crisi più ampia della rappresentanza politica. Per invertire questa tendenza, occorre ripensare il rapporto tra cittadini e istituzioni, creando un sistema più inclusivo e partecipativo.
Milano può essere un laboratorio di innovazione democratica, adottando modelli che restituiscano centralità ai cittadini nelle decisioni pubbliche. Noi di ACAiM crediamo che un futuro più partecipativo sia possibile e lavoriamo affinché la politica torni a essere un vero strumento di servizio alla comunità.
Voi, amministratori della città, siete pronti a raccogliere questa sfida?”
2. Quando le Politiche Pubbliche non Rispecchiano le Necessità dei Cittadini
Milano è una città in continua trasformazione, ma spesso le scelte amministrative sembrano scollegate dalle esigenze reali della popolazione. Il risultato è un crescente divario tra istituzioni e cittadini, che si traduce in sfiducia, disaffezione e, nei casi peggiori, opposizione aperta ai progetti pubblici.
Molti interventi, pur partendo da buone intenzioni, finiscono per non rispondere alle priorità di chi vive la città ogni giorno. Perché accade questo? E soprattutto, come possiamo costruire un modello di governance più vicino ai bisogni concreti della comunità?
2.1 Dove le Decisioni si Allontanano dalla Realtà
Analizzando le scelte amministrative degli ultimi anni, emergono diverse criticità che evidenziano questa disconnessione:
1️⃣ Mobilità e viabilità
Le modifiche alla viabilità, la creazione di nuove piste ciclabili e la gestione delle ZTL spesso avvengono senza un confronto approfondito con i residenti e i commercianti.
Risultato? Interventi che generano più problemi di quelli che risolvono, come ingorghi imprevisti, trasporti pubblici sovraccarichi e disagi per le attività economiche.
2️⃣ Urbanistica e rigenerazione urbana
Grandi progetti di sviluppo vengono realizzati con scarsa partecipazione della cittadinanza.
Quartieri storici vengono trasformati senza considerare l’impatto sociale ed economico sugli abitanti.
La speculazione immobiliare avanza, mentre il problema del caro-affitti e dell’accesso alla casa resta irrisolto.
3️⃣ Sicurezza e vivibilità
La percezione di insicurezza cresce in alcune zone della città, ma gli interventi spesso si concentrano su misure spot invece che su un piano organico di prevenzione e inclusione sociale.
I cittadini chiedono una maggiore presenza di forze dell’ordine, ma anche servizi di quartiere, illuminazione e spazi pubblici sicuri.
4️⃣ Servizi e politiche sociali
I servizi essenziali come sanità, scuole e assistenza sociale sono spesso insufficienti rispetto alla domanda reale, soprattutto nelle periferie.
Politiche di welfare frammentate e poco incisive lasciano molte fasce della popolazione senza un adeguato supporto.
5️⃣ Transizione ecologica e sostenibilità ️
La lotta all’inquinamento e il miglioramento della qualità della vita sono fondamentali, ma alcuni interventi sono percepiti più come imposizioni che come soluzioni condivise.
Serve una pianificazione più inclusiva, che tenga conto delle esigenze di tutti: residenti, imprese, pendolari e turisti.
2.2 Perché Succede
Il distacco tra decisioni amministrative e realtà cittadina ha radici profonde:
a) Processi decisionali poco inclusivi – Le scelte vengono spesso prese da un ristretto gruppo di tecnici e politici, senza un vero confronto con la cittadinanza.
b) Mancanza di dati aggiornati e ascolto attivo – Le necessità della popolazione cambiano rapidamente, ma le politiche pubbliche spesso non si adattano in tempo.
? Logiche politiche e burocratiche – Molte decisioni sono influenzate più da equilibri di potere e vincoli di bilancio che dalle reali priorità dei cittadini.
d) Debolezza degli strumenti di partecipazione – Consulte e incontri pubblici sono utili, ma non vincolanti: alla fine, la cittadinanza viene coinvolta più per "forma" che per sostanza.
2.3 Come Riportare le Decisioni Vicino ai Cittadini?
Per costruire una Milano più vicina alle esigenze reali della sua popolazione, proponiamo una serie di azioni concrete:
✅ Referendum propositivi vincolanti – Dare ai cittadini il potere di proporre e votare misure concrete, obbligando l’amministrazione ad attuarle.
✅ Bilancio partecipativo potenziato – Coinvolgere direttamente la cittadinanza nella scelta di come investire parte del bilancio comunale.
✅ Consultazioni pubbliche reali e vincolanti – Non solo incontri informativi, ma veri e propri processi decisionali basati sull’ascolto dei cittadini.
✅ Dati aperti e trasparenza totale – Rendere accessibili ai cittadini tutte le informazioni sulle scelte politiche, con strumenti digitali di monitoraggio e valutazione.
✅ Un’amministrazione più connessa al territorio – Creare presìdi locali dell’amministrazione in ogni quartiere, per raccogliere feedback e rispondere alle esigenze in modo più rapido.
2.4 Un’Amministrazione più Vicina alla Città
Milano può e deve essere un modello di governance partecipativa. Per farlo, serve un cambio di mentalità: le istituzioni non devono amministrare la città dall’alto, ma governarla insieme ai cittadini.
Noi di ACAiM siamo pronti a collaborare con voi per costruire una Milano dove le decisioni pubbliche siano veramente rappresentative delle necessità della sua popolazione.
3. Come Snellire i Processi per una Milano più Efficiente e Vicina ai Cittadini
Milano è una città dinamica, ma troppo spesso le sue istituzioni non riescono a tenere il passo con le esigenze di cittadini e imprese. L’eccessiva burocrazia e la lentezza decisionale sono ostacoli concreti allo sviluppo della città, incidendo negativamente sulla qualità dei servizi, sulla competitività economica e sulla fiducia della popolazione nelle istituzioni.
Dai permessi edilizi ai bandi pubblici, dalle autorizzazioni per le attività commerciali ai progetti di riqualificazione urbana, il problema è sempre lo stesso: procedure lunghe, complesse e spesso inefficaci, che finiscono per rallentare il progresso anziché facilitarlo.
3.1 Burocrazia: un Problema Sistemico
L’eccesso di burocrazia non è solo una questione amministrativa, ma un freno reale allo sviluppo della città. Le sue conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
a) Progetti bloccati per anni – Molti interventi di riqualificazione urbana o infrastrutturali vengono approvati, ma poi si arenano nei meandri della macchina amministrativa.
b) Difficoltà per imprese e cittadini – Aprire un’attività, ristrutturare un edificio o ottenere un’autorizzazione richiede tempi lunghissimi, scoraggiando investimenti e iniziative.
c) Spreco di risorse pubbliche – Procedure ridondanti e inefficienze generano costi elevati per l’amministrazione e per i contribuenti.
d) Disaffezione dei cittadini – La percezione di un sistema inefficace alimenta la sfiducia e il disinteresse verso la politica e le istituzioni.
3.2 Perché i Processi Sono Così Lenti
L’origine del problema è complessa e deriva da diversi fattori:
a) Normative complesse e poco coordinate – Le regole spesso si sovrappongono, creando confusione e rallentamenti.
b) Troppi passaggi burocratici – Ogni pratica deve attraversare una serie di uffici e autorizzazioni, moltiplicando i tempi di risposta.
c) Digitalizzazione insufficiente – Nonostante i progressi, molte procedure sono ancora cartacee o frammentate tra più piattaforme, rallentando i processi.
d) Mancanza di responsabilità chiara – Spesso i ritardi derivano dall’assenza di un referente unico per ogni pratica, lasciando il cittadino o l’impresa in balia della burocrazia.
e) Resistenza al cambiamento – Snellire i processi significa cambiare mentalità e modelli organizzativi, cosa che incontra spesso resistenze interne.
3.3 Soluzioni per una Milano più Efficiente
Se vogliamo una città più reattiva e vicina ai bisogni della popolazione, è necessario adottare riforme concrete per semplificare e velocizzare i processi decisionali.
✅ Sportello Unico Digitale per Cittadini e Imprese
Creare un’unica piattaforma digitale per tutte le pratiche amministrative, con tempi certi e monitorabili online.
Integrare servizi di assistenza automatizzata e supporto umano per evitare ritardi e disguidi.
✅ Riduzione dei passaggi burocratici
Snellire le procedure eliminando passaggi ridondanti e semplificando la normativa.
Adottare il principio del "silenzio-assenso" per molte pratiche, accelerando le decisioni.
✅ Responsabile unico per ogni pratica
Assegnare a ogni richiesta un referente chiaro e responsabile, riducendo il rischio di scarico di responsabilità tra uffici.
✅ Potenziamento della digitalizzazione
Completare la transizione al digitale per tutte le procedure amministrative.
Implementare sistemi di firma digitale e intelligenza artificiale per velocizzare le approvazioni.
✅ Partecipazione e controllo pubblico
Permettere ai cittadini di monitorare lo stato di avanzamento di progetti e pratiche, garantendo maggiore trasparenza.
Creare strumenti di feedback per segnalare inefficienze e proporre miglioramenti.
✅ Obbligo di tempi certi per l’amministrazione
Stabilire scadenze precise per ogni pratica, con sanzioni per i ritardi ingiustificati da parte degli uffici pubblici.
3.4 Una Milano più Snella e Vicina ai Cittadini
La burocrazia non deve essere un ostacolo, ma uno strumento al servizio della città. Snellire i processi decisionali non significa solo accelerare i tempi, ma migliorare la qualità della vita, favorire gli investimenti e ricostruire la fiducia tra cittadini e istituzioni.
4. Queste problematiche impongono una riflessione su nuove modalità di coinvolgimento diretto dei cittadini.
Il referendum propositivo vincolante: una soluzione concreta
Per superare i limiti della democrazia rappresentativa, proponiamo un sistema di referendum propositivi vincolanti, già adottato con successo in alcune realtà internazionali.
4.1 Caratteristiche principali:
Iniziativa popolare: ogni cittadino, singolarmente o in gruppo, può proporre tematiche di interesse comune.
Vincolatività delle decisioni: se approvata dalla maggioranza, la proposta diventa obbligatoria per l’amministrazione.
Digitalizzazione e accessibilità: grazie alle nuove tecnologie, il voto e la consultazione pubblica possono essere semplificati.
4.2 Vantaggi di questo modello
L’adozione di referendum propositivi vincolanti porta numerosi benefici:
Maggior coinvolgimento dei cittadini: ogni persona diventa protagonista delle scelte amministrative.
Decisioni più rappresentative: le politiche cittadine rispecchiano le reali esigenze della popolazione.
Trasparenza e fiducia: il processo decisionale diventa più chiaro e condiviso, riducendo il distacco tra istituzioni e cittadini.
Efficienza amministrativa: le scelte vengono prese con maggiore rapidità e in linea con le urgenze del momento.
4.3 Applicazione pratica a Milano
Immaginiamo un sistema in cui i milanesi possano esprimersi direttamente su tematiche cruciali come:
Mobilità sostenibile: preferenze su nuove aree pedonali o zone a traffico limitato.
Rigenerazione urbana: scelte su interventi di riqualificazione.
Servizi pubblici: miglioramenti nei trasporti, nella sanità e nell’istruzione.
Gestione delle risorse pubbliche: destinazione dei fondi comunali per progetti di interesse collettivo.
Governare Milano con un sistema di referendum propositivi vincolanti significa restituire il potere decisionale ai cittadini, rendendo la città un esempio di democrazia partecipativa. È un modello ambizioso, ma necessario per garantire che il governo della città sia davvero in mano a chi la vive ogni giorno. La tecnologia e la volontà politica possono renderlo realtà. Milano ha l’opportunità di diventare un laboratorio innovativo di partecipazione civica, un esempio per l’Italia e per l’Europa. Il futuro della città dipende da noi.
Fonti:
La democrazia partecipativa ecco alcune fonti autorevoli:
"La democrazia partecipativa alla prova dei territori: tendenze e prospettive dei regolamenti comunali"
Questo saggio analizza come la democrazia partecipativa si manifesti a livello locale attraverso regolamenti comunali, evidenziando tendenze e prospettive future.
"La democrazia partecipativa nell'ordinamento comunitario"
Questo articolo esamina lo sviluppo della democrazia partecipativa non solo negli ordinamenti statali, ma anche nell'ambito dell'Unione Europea, attraverso strumenti come la consultazione dei soggetti interessati da parte della Commissione Europea.
amministrazioneincammino.luiss.it
"Declinazioni innovative della democrazia partecipativa e integrazione dei gruppi deboli"
Questo studio esplora come la democrazia partecipativa possa favorire l'inclusione dei gruppi sociali più vulnerabili, analizzando strumenti e pratiche che promuovono una cittadinanza attiva e inclusiva.
"Democrazia partecipativa: un contributo alla democratizzazione della democrazia"
Questo saggio approfondisce le condizioni e le pratiche della democrazia partecipativa, discutendo come essa possa contribuire a una maggiore democratizzazione dei processi decisionali.
"Basi giuridiche della democrazia partecipativa: alcuni orientamenti"
Questo documento analizza le fonti normative che organizzano la partecipazione, con particolare attenzione al contesto italiano e alle competenze diffuse sugli istituti partecipativi.
Fonti:
Affluenza elettorale a Milano:
- Elezioni Comunali 2021: L'affluenza è stata del 47,7%.
- Elezioni Europee 2024: I dati ufficiali sono disponibili sul sito del Comune di Milano.
Burocrazia e lentezza decisionale a Milano:
- Un articolo del Corriere della Sera del 2020 evidenzia come la lentezza burocratica rappresenti un ostacolo significativo per lo sviluppo della città.
- Uno studio del 2024 analizza le resistenze burocratiche e le loro implicazioni sull'efficienza amministrativa.
Queste fonti forniscono dati e analisi sulle tematiche della partecipazione elettorale e dell'efficienza burocratica a Milano.