Ci sono storie in questo nostro paese che fanno venire la pelle d'oca. Ci sono giovani in salute che, pur lavorando, non hanno abbastanza da mangiare, perché pur lavorando, il loro datore di lavoro non paga le prestazioni. Mentre discutiamo su temi nobili ed elevati, mentre generiamo idee per migliorarci, nell'ombra, in luoghi nascosti e pieni di muffa, le prepotenze e gli soprusi verso i più fragili prosperano. Prendono di mira i più indifesi e li sfruttano, non c'è azione più vigliacca e indecente. Non vengono denunciati, soprattutto nelle piccole comunità, perché si teme di essere indicati come "u muffutu", colui che non riesce a risolvere i propri problemi da solo e si avvale della legge. È un'abitudine dannosa, penetrata nel tessuto culturale di certe comunità ancora in balia dell'ignoranza, tramandata da secoli di sopraffazioni, diffusa dai prepotenti e vigliacchi benestanti che hanno sempre prosperato e arricchito sul sudore e sui bisogni della gente povera.