
La “governance europea”
L'espressione «governance europea» designa un insieme di regole, procedure e pratiche relative al modo in cui vengono esercitati i poteri all'interno dell'Unione europea (Unione). Il suo obiettivo è di rafforzare la democrazia a livello europeo e riavvicinare i cittadini alle istituzioni
Le Istituzioni dell'Unione Europea
( A ) Parlamento europeo
( B ) Consiglio europeo
( C ) Consiglio dell'Unione europea
( D ) Commissione europea
( E ) Corte di giustizia dell'Unione europea
A) Parlamento europeo
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE a elezione diretta ed è dunque espressione di tutti i comuni cittadini. I deputati sono eletti direttamente dai cittadini europei ogni cinque anni. Qualunque cittadino dell’UE può votare alle elezioni europee. In alcuni paesi dell’UE in cui i non cittadini possono talvolta votare alle elezioni amministrative, coloro che soddisfano altri requisiti di residenza (ad esempio i non cittadini che risiedono legalmente nel paese) possono votare anche alle elezioni del Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo effettua 18 sessioni all'anno: 16 a Strasburgo (Francia) e 6 a Bruxelles.
Il Parlamento è composto da 705 parlamentari suddivisi in 7 Gruppi Parlamentari, poi ci sono i deputati non iscritti che non fanno parte di alcun Gruppo. I Gruppi sono:
Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE);
Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e democratici;
Gruppo Renew Europe;
Gruppo Identità e Democrazia;
Gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea;
Gruppo Confederale della Sinistra Europea/Sinistra Verde Nordica.
Poi ci sono i deputati non aderenti ad alcun Gruppo.
Funzionamento europeo.
In base ai trattati, il Parlamento organizza le sue attività autonomamente In base ai trattati, il Parlamento organizza le sue attività autonomamente e approva il proprio regolamento interno a maggioranza dei deputati che lo compongono (articolo 232 TFUE). Salvo se diversamente stabilito dai trattati, il Parlamento europeo delibera a maggioranza dei suffragi espressi (articolo 231 TFUE). Il Parlamento stabilisce il proprio ordine del giorno per le tornate, che prevede principalmente l'adozione di relazioni preparate dalle commissioni parlamentari, interrogazioni alla Commissione e Note sintetiche sull'Unione europea - 2024 6 www.europarl.europa.eu/factsheets/it al Consiglio dell'Unione europea, dibattiti d'urgenza e dichiarazioni della Presidenza. Le riunioni di commissione e le sedute plenarie sono pubbliche e trasmesse sul web.
Organizzazione del Parlamento europeo
Il Presidente
A. A norma del regolamento, il Presidente del Parlamento è eletto per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo (articolo 19) tra i deputati del Parlamento. Il Presidente rappresenta il Parlamento all'esterno e nelle sue relazioni con le altre istituzioni dell'UE. Sovrintende alle discussioni in plenaria e garantisce il rispetto del regolamento del Parlamento. In apertura di ogni riunione del Consiglio europeo, il Presidente esprime il punto di vista del Parlamento europeo e le sue preoccupazioni in merito ai punti iscritti all'ordine del giorno e ad altre tematiche. Con la sua firma, il Presidente rende esecutivo il bilancio dell'Unione dopo che quest'ultimo è stato approvato dal Parlamento.
I Presidenti del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea firmano tutti gli atti Note sintetiche sull'Unione europea - 2024 3 www.europarl.europa.eu/factsheets/it legislativi adottati nel quadro della procedura legislativa ordinaria. Il Presidente può essere sostituito da uno dei 14 vicepresidenti (articolo 23 del regolamento).
B. La plenaria La plenaria è il Parlamento europeo in senso stretto e le sedute plenarie sono presiedute dal Presidente. Il Parlamento si riunisce a Strasburgo ogni mese (tranne che in agosto) per una «tornata» che dura quattro giorni da lunedì a giovedì. Le tornate aggiuntive si tengono a Bruxelles. La tornata è ripartita in singoli giorni di seduta (articolo 153 del regolamento). In Aula i seggi sono attribuiti ai deputati in base alla loro appartenenza politica, da sinistra a destra, previo accordo con i presidenti dei gruppi. Il Presidente apre le sedute, talvolta con un tributo o un discorso su un tema di attualità. Il Presidente è coadiuvato nei suoi compiti dai 14 vicepresidenti, che possono assumere la presidenza. La Commissione e il Consiglio dell'Unione europea partecipano alle sedute al fine di facilitare la cooperazione tra le istituzioni nel processo decisionale. Qualora il Parlamento lo richieda, i rappresentanti delle due istituzioni possono anche essere chiamati a rendere dichiarazioni o fare un resoconto delle proprie attività.
C. Organi politici Gli organi politici del Parlamento comprendono l'Ufficio di presidenza (articolo 24 – il Presidente e 14 vicepresidenti), la Conferenza dei presidenti (articolo 26 – il Presidente e i presidenti dei gruppi politici), i cinque questori (articolo 28 – responsabili delle attività amministrative e finanziarie dei deputati), la Conferenza dei presidenti di commissione (articolo 29) e la Conferenza dei presidenti di delegazione (articolo 30). Il mandato del Presidente, dei vicepresidenti e dei questori, nonché dei presidenti di commissione e di delegazione è di due anni e mezzo (articolo 19 del regolamento).
D. Commissioni e delegazioni I membri siedono in 20 commissioni, tre sottocommissioni e 39 delegazioni (delegazioni interparlamentari e delegazioni presso le commissioni parlamentari miste, commissioni di cooperazione parlamentare e assemblee parlamentari multilaterali)[1]. Il Parlamento invia inoltre una delegazione presso l'Assemblea parlamentare paritetica istituita nell'ambito dell'accordo stipulato tra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e l'Unione europea[2]. Il Parlamento può inoltre istituire commissioni speciali (articolo 207 del regolamento) e commissioni di inchiesta (articolo 226 TFUE e articolo 208 del regolamento). A norma dell'articolo 213 del regolamento, ogni commissione o delegazione elegge il proprio ufficio di presidenza, costituito da un presidente e quattro vicepresidenti al massimo.
E. Gruppi politici I deputati non sono suddivisi in delegazioni nazionali, bensì in formazioni transnazionali costituite sulla base delle affinità politiche. A norma del regolamento, un gruppo politico deve essere composto da deputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri e deve constare di almeno 23 deputati (articolo 33). I gruppi politici tengono riunioni regolari nel [1]Il numero dei deputati per commissione è stabilito al paragrafo 1 della decisione del Parlamento europeo del 15 gennaio 2020 sulla composizione numerica delle commissioni (GU C 270 del 7.7.2021, pag. 117). [2]Si veda l'accordo di Cotonou quale rivisto a Ouagadougou il 22 giugno 2010, articolo 17.
Note sintetiche sull'Unione europea - 2024 4 www.europarl.europa.eu/factsheets/it corso della settimana che precede la tornata e a margine della stessa e organizzano giornate di studio finalizzate a determinare i principi di base della propria attività. Alcuni gruppi politici corrispondono a partiti politici sovranazionali attivi a livello dell'Unione europea.
F. Partiti politici e fondazioni a livello europeo Il Parlamento sostiene la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di partiti politici e fondazioni veramente europei, ivi compresa l'adozione di una legislazione quadro. L'articolo 224 TFUE fornisce una base giuridica per l'adozione, secondo la procedura legislativa ordinaria, dello statuto dei partiti politici a livello europeo e delle norme relative al loro finanziamento. Nel 2003 è stato introdotto un sistema di finanziamento dei partiti politici europei, che ha consentito l'istituzione di fondazioni politiche a livello dell'UE[3]. In risposta a talune pratiche abusive, tali norme sono state modificate dal regolamento (UE, Euratom) 2018/673, del 3 maggio 2018, allo scopo di rafforzare la dimensione europea dei partiti politici europei, garantire una distribuzione più equa dei fondi e migliorare l'applicazione della normativa.
I partiti politici europei attualmente esistenti sono: il Partito popolare europeo, il Partito del socialismo europeo, l'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, il Partito Verde Europeo, il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, il Partito della Sinistra Europea, il partito Identità e Democrazia, il Partito Democratico Europeo, l'Alleanza libera europea e il Movimento politico cristiano europeo. I partiti sovranazionali operano in stretta collaborazione con i relativi gruppi politici al Parlamento europeo. Tra le principali fondazioni politiche europee figurano: il Centro Wilfried Martens per gli studi europei, la Fondazione europea di studi progressisti, il Forum liberale europeo, la Fondazione verde europea, l'Istituto dei democratici europei, Trasformare l'Europa e Una nuova direzione - Fondazione per la riforma europea.
Segretariato del Parlamento
Il Segretariato del Parlamento è diretto dal Segretario generale, che è nominato dall'Ufficio di presidenza (articolo 234 del regolamento). La composizione e l'organizzazione del Segretariato sono anch'esse stabilite dall'Ufficio di presidenza; esso
attualmente comprende 12 Direzioni generali e il Servizio giuridico. Ha il compito di coordinare l'attività legislativa e di organizzare le sessioni plenarie e le riunioni. Fornisce inoltre assistenza tecnica, giuridica e da parte di esperti agli organi parlamentari e ai membri del Parlamento e li assiste nell'esercizio del loro mandato. Il Segretariato fornisce servizi di interpretariato e traduzione per tutte le riunioni e i documenti ufficiali.
Per approfondire: https://www.europarl.europa.eu/erpl-app-public/factsheets/pdf/it/FTU_1.3.3.pdf
B) Il Consiglio europeo
Il Consiglio europeo è formato dai leader eletti dei paesi dell'UE, cioè i capi di Stato o di governo, che si riuniscono almeno quattro volte l'anno. Queste riunioni sono spesso denominate «vertici europei». Il Consiglio europeo definisce le principali priorità politiche e gli orientamenti generali dell'Unione.
Il suo presidente è eletto ogni due anni e mezzo.
Il Consiglio europeo non adotta le leggi dell’UE;
l’adozione degli atti normativi è infatti di competenza del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea. Attenzione a non confonderli!
Si riuniscono almeno 4 volte l'anno.
Consiglio europeo
I leader UE e nazionali partecipano ad un vertice europeo, presieduto dal presidente del Consiglio europeo.
C) Consiglio dell’Unione europea
Il Consiglio dell’Unione europea o, in forma abbreviata, «il Consiglio» rappresenta i governi dei paesi dell’UE. È costituito dai ministri di tutti gli Stati membri, che si riuniscono per discutere e adottare decisioni in materia di politiche e normative dell’UE. I ministri che partecipano alle riunioni variano in base ai temi discussi. Ad esempio, a una riunione riguardante l’inquinamento atmosferico partecipano i ministri dell’ambiente; se invece il tema trattato è la disoccupazione partecipano i ministri responsabili dell’occupazione e degli affari sociali.
Il Consiglio è uno dei due organi legislativi dell’UE. Senza i ministri di tutti i paesi dell’UE, nell’Unione europea non può funzionare nulla.
Le regole di voto in seno al Consiglio sono decise dagli Stati membri. Il Consiglio delibera quasi sempre a maggioranza ma in alcuni casi decide all’unanimità. Ciò significa che, per i settori nei quali i paesi dell’UE hanno stabilito che le decisioni debbano essere adottate all’unanimità, ad esempio per le questioni fiscali o di sicurezza, una decisione può essere adottata soltanto con l’accordo unanime di tutti i ministri.
In molti altri settori i ministri deliberano a maggioranza, ad esempio quando approvano leggi dell’UE relative ai diritti dei consumatori, a questioni come la ripresa economica dalla pandemia di COVID-19 o a tematiche ambientali come la modalità di trattamento dei rifiuti urbani.
La presidenza del Consiglio è esercitata ogni sei mesi da un diverso paese dell’UE. Dopo Francia e Cechia nel 2022, essa spetterà a Svezia e Spagna nel 2023 e poi a Belgio e Ungheria nel 2024.
Il Consiglio delibera all’unanimità nei seguenti settori:
questioni di politica estera e di sicurezza comune;
cittadinanza (concessione di nuovi diritti ai cittadini UE);
adesione all’UE;
armonizzazione della legislazione nazionale in materia di imposte indirette;
finanze dell’UE;
alcune questioni relative alla giustizia e agli affari interni (ad esempio diritto di famiglia, cooperazione di polizia);
armonizzazione della legislazione nazionale in materia di sicurezza sociale e protezione sociale.
In caso di voto all'unanimità un'astensione non impedisce l'adozione di una decisione.
Nelle riunioni del Consiglio l’80 % circa delle proposte legislative è adottato a maggioranza qualificata, detta anche «doppia maggioranza». Nelle votazioni a maggioranza qualificata ogni ministro esprime un voto favorevole o contrario a una determinata proposta, oppure può astenersi. Dato che il numero di cittadini rappresentati da ciascun ministro varia in base alla popolazione del suo paese, per poter adottare una decisione serve una «doppia maggioranza»: una legge è approvata solo con il voto favorevole di almeno il 55 % dei paesi dell’UE (15 paesi su 27), che deve rappresentare almeno il 65 % della popolazione totale dell’UE (circa 447 milioni).
D) Commissione europea
La Commissione europea si compone di 27 commissari, uno per ciascun paese dell’UE. Insieme al presidente della Commissione europea, i commissari costituiscono l’organo esecutivo dell’Unione europea, che è responsabile della gestione quotidiana dell’UE. Il loro mandato dura cinque anni.
Il presidente della Commissione europea è designato dagli Stati membri attraverso il Consiglio europeo e riceve la nomina formale dal Parlamento europeo. Gli altri commissari sono proposti dai rispettivi governi e sono approvati dal Parlamento europeo. I commissari non rappresentano la posizione del proprio paese d’origine bensì difendono gli interessi comuni dell’Unione.
Ad ogni membro della Commissione il presidente assegna la responsabilità di un determinato settore di intervento, ad esempio l’energia, l’economia o l’ambiente.
La Commissione europea propone nuove leggi e nuovi programmi nell’interesse generale dell’Unione. Prima di formulare una proposta, la Commissione consulta i parlamenti nazionali, i governi, i gruppi d’interesse, gli esperti e “i cittadini”, invitandoli a formulare le loro osservazioni online.
Le proposte della Commissione sono esaminate in dettaglio dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che sono le due istituzioni a cui spetta la decisione finale riguardo a tutti gli atti legislativi dell’UE e che possono modificare le proposte o respingerle. La Commissione europea gestisce inoltre le politiche e il bilancio dell’UE e garantisce la corretta applicazione del diritto dell’Unione da parte dei paesi dell’UE.
Il funzionamento quotidiano della Commissione è assicurato dal personale amministrativo nonché da esperti, traduttori, interpreti e assistenti. I funzionari della Commissione (come il personale delle altre istituzioni dell’UE) sono assunti attraverso l’Ufficio europeo di selezione del personale.
Questi funzionari sono cittadini dei paesi dell’UE e sono selezionati tramite concorso. Circa 32 000 persone lavorano per la Commissione europea.
E) Corte di giustizia dell’Unione europea
Negli ultimi 70 anni gli Stati membri dell’Unione hanno varato congiuntamente una grande quantità di leggi dell’UE. La Corte di giustizia garantisce che tali leggi siano interpretate e applicate in maniera uniforme. Se un giudice nazionale ha dubbi riguardo all’interpretazione di una qualsiasi di queste leggi, può chiedere chiarimenti alla Corte di giustizia. Non sempre i singoli paesi dell’UE applicano appieno le norme dell’Unione. In questo caso la Commissione o un altro paese dell’UE possono sottoporre la questione alla Corte. La Corte ha sede a Lussemburgo ed è costituita da un giudice per ciascuno-Stato-membro.
(Fonte:https://op.europa.eu/webpub/com/eu-and-me/it/HOW_DOES_THE_EU_WORK.html#Introduction)