La selezione dei rappresentanti nelle camere legislative non avviene sempre tramite elezioni dirette e non tutti i paesi del mondo adottano il voto popolare come unico metodo di selezione. Esistono diversi sistemi adottati, a seconda delle tradizioni politiche, della struttura di governo e delle esigenze specifiche di ciascun paese. Ecco una panoramica di alcuni metodi alternativi o complementari al voto:
Nomina indiretta o elezione indiretta:
In alcuni paesi, specialmente nelle camere alte (come il Senato), i membri non sono eletti direttamente dal popolo, ma tramite assemblee regionali o consigli, o addirittura nominati da un'autorità centrale.
Ad esempio, in Germania, i membri del Bundesrat (la camera alta) sono designati dai governi dei singoli Länder (stati federali).
In India, una parte dei membri della Rajya Sabha (la camera alta) è eletta indirettamente dalle assemblee legislative statali.
Nomina da parte di capi di Stato o autorità superiori:
In vari sistemi, il capo dello Stato (come un re, presidente o governatore generale) ha il potere di nominare direttamente una parte dei membri della camera legislativa.
Nel Regno Unito, ad esempio, i membri della Camera dei Lord non sono eletti, ma in gran parte nominati o scelti tra membri dell’aristocrazia o clero.
In Canada e Australia, i membri delle rispettive camere alte sono nominati dal governatore generale su consiglio del primo ministro.
Sistemi misti:
Alcuni paesi combinano elezioni dirette e nomine. Ad esempio, in Marocco una parte della camera alta è eletta da enti locali e regionali, mentre un’altra è nominata da associazioni di categoria o sindacati.
In Ruanda, il Senato prevede una parte di membri eletti e una parte nominata, sia dal presidente che da associazioni e università.
Quote per minoranze o gruppi specifici:
In diversi paesi, alcuni seggi sono riservati a rappresentanti di minoranze o di categorie particolari, come i rappresentanti religiosi, le minoranze etniche o le comunità indigene.
In India, esistono seggi riservati per le caste svantaggiate e le comunità tribali nelle assemblee legislative.
In Nuova Zelanda, alcuni seggi sono riservati ai rappresentanti Māori.
Sistemi di selezione casuale (sorteggio):
Sebbene rari per le camere legislative nazionali, il sorteggio è stato sperimentato in ambito locale o in assemblee civiche. È una pratica derivante dall'antica Grecia, usata per dare un carattere più "democratico" alla rappresentanza, ma non è ancora diffusa per camere legislative nazionali.
Elezioni tramite rappresentanza corporativa:
In alcuni regimi, come nel passato in Italia fascista, si adottavano sistemi di rappresentanza corporativa, in cui i rappresentanti non erano eletti dal popolo, ma scelti tra i rappresentanti di diverse categorie economiche, sociali e professionali. Anche in alcune monarchie del Medio Oriente si sono visti approcci simili, con rappresentanti scelti da gruppi tribali o professionali.
Quindi, mentre il voto popolare è il metodo più comune e diffuso per la scelta dei rappresentanti legislativi, esistono varianti significative in molte parti del mondo che prevedono modalità diverse o complementari.