La mobilitazione degli agricoltori e dei trasportatori è un argomento complesso che richiede un'analisi attenta e approfondita. In questa situazione, ci troviamo di fronte a una mescolanza di interessi, richieste e posizioni che rendono la situazione un vero "ginepraio".
È interessante notare che, se da un lato alcune delle richieste degli agricoltori e dei trasportatori sono condivisibili, dall'altro emerge una mancanza di coerenza quando si tratta di difendere le vittime del sistema del "caporalato" o gli ex beneficiari del reddito di cittadinanza. Questa contraddizione solleva interrogativi importanti sulla coerenza e l'ampiezza delle richieste.
La lotta contro le grandi aziende multinazionali (prese di mira dalla mobilitazione in corso) e il loro crescente potere ed intromissione nella vita quotidiana coinvolge non solo gli agricoltori e i trasportatori, ma tutti i cittadini. È fondamentale considerare che il caro prezzo del gasolio influisce anche su coloro che non hanno già nulla e che sono stati abbandonati dalle istituzioni.
Abbiamo parlato con le associazioni degli agricoltori; tuttavia, quando gli si chiede di schierarsi anche in difesa delle vittime del sistema del “caporalato” o di rappresentare anche i bisogni e le ragioni degli ex percettori del reddito di cittadinanza, fuggono. Possiamo condividere la loro lotta contro le multinazionali che si impongono, sempre più prepotentemente, nella nostra vita. Il costo eccessivo del gasolio colpisce anche i cittadini senza categoria e abbandonati dalle istituzioni. Il cibo scadente, che sono costretti a comprare quando non gli ritirano la tessera alimentare, danneggia anche la loro salute.
In questo contesto complesso, ACAiM si pone come sostenitore dei cittadini in difficoltà, concentrandosi sugli ultimi e mostrando sensibilità verso le piccole aziende agricole.
In conclusione, la mobilitazione degli agricoltori e dei trasportatori è un fenomeno ricco di sfaccettature, che coinvolge una vasta gamma di interessi e richieste. Li osserviamo con interesse ma rimaniamo concentrati sui problemi degli ultimi, sui loro bisogni; e non dimentichiamo il dramma dei lavoratori delle aziende che “delocalizzano”, quelli della “cassa integrazione”. Inizieremo, come ACAiM, una ”mappatura” delle aree di crisi per rendere chiaro a tutti l'enormità del fenomeno; siamo concretamente accanto ai cittadini siciliani e di Palermo e i cittadini campani e di Napoli che lottano per conquistarsi un diritto, quello della dignità a loro negata, e non solo, ci occupiamo di tutti i territori del paese, dove siamo presenti. È fondamentale affrontare questa realtà complessa con un atteggiamento critico e una visione ampia, cercando di comprendere le molteplici dinamiche in gioco e le sfide che essa pone per l'intera società.